ADN: IL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE.

Il trasporto per via fluviale delle merci pericolose e i regolamenti che lo definiscono

La normativa internazionale che regolamenta il trasporto di merci pericolose per vie navigabili interne (le vie fluviali) prende il nome di ADN.

Il trasporto per via fluviale di merci pericolose (ADN) è uno dei tanti settori per cui Mattolini offre la sua consulenza sulle varie normative e propone al cliente i prodotti più adatti alle proprie esigenze.

In materia di norme sul trasporto di merci pericolose viene fatta una rigida distinzione a seconda del tipo di mezzo che si usa (sia esso su gomma, su rotaia o aereo) e, addirittura, nel caso di trasporto su acqua, se si tratta di trasporto di merci pericolose per mare o per via fluviale.

Questi ultimi due settori possono apparentemente sembrare equivalenti, ma il primo si attiene agli standard IMDG, mentre il secondo ha un protocollo suo da seguire che prende il nome di ADN, l’Accordo Europeo sul Trasporto Internazionale di Merci Pericolose per Via Navigabile Interna. Tale accordo è stato stipulato a Ginevra nel 2000 per volontà della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite e della Commissione Centrale per la Navigazione sul Reno ed è entrato in vigore nel 2008. Il testo integrale e le sue successive modifiche sono consultabili sia in lingua inglese (versione originale) che nella traduzione italiana sul sito del Ministero dei trasporti (http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=2183).

Oltre a regolamentare il trasporto di merci pericolose per via fluviale, la normativa riguarda anche aspetti quali:

  • il carico e lo scarico
  • il trasferimento a/da un altro mezzo di trasporto
  • nonché le soste nel corso del processo di trasporto

Estende l’applicazione delle norme internazionali al trasporto nazionale di merci pericolose. Per questo, pur non avendo, per conformazione geologica, vie navigabili collegate con altri Stati, l’Italia aderisce ugualmente all’accordo dimostrando così di adeguarsi al regime internazionale in materia di trasporto di merci pericolose per via fluviale. Ricordiamo, infatti, che sul Po navigano spesso imbarcazioni che trasportano GPL (quindi merce pericolosa) per la distribuzione al dettaglio e ad aziende.

Nel giugno del 2017 un decreto del Ministero dei trasporti ha recepito gli aggiornamenti in materia internazionale per il trasporto di merci pericolose secondo la direttiva 2016/2309/UE della Commissione Europea; queste modifiche riguardano anche il trasporto fluviale. Obiettivo del provvedimento è instaurare un regime comune che contempli tutti gli aspetti del trasporto interno di merci pericolose e, a tale scopo, le direttive precedenti sono state sostituite da un’unica direttiva con l’intento di armonizzare le condizioni di trasporto delle merci pericolose garantendo il buon funzionamento del mercato. Gli stati che aderiscono a questo accordo hanno facoltà di chiedere delle deroghe a determinate condizioni.

Regolamentando le norme di sicurezza nel trasporto di merci pericolose su vie navigabili interne l’ADN presta, proprio per questo, particolare attenzione alle questioni ambientali prevedendo, nei suoi articoli una casistica di eventi accidentali comportanti inquinamento di aree sensibili (acque superficiali, fondo del bacino, falda). Oltre a parlare di modalità di trasporto l’accordo mette nero su bianco anche dettami per la realizzazione degli imballaggi in modo che siano sicuri per chi li maneggia e per chi li trasporta.